Roberto Vecchioni
Roberto Vecchioni - L'Ultimo Spettacolo songtekst
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Ascolta, ti ricordi quando venne la nave del fenicio a portar via me, con tutta la voglia di cantare gli uomini, il mondo, e farne poesia... con l'occhio azzurro io ti salutavo, con quello blu io gi? ti rimpiangevo, e l'albero tremava e vidi terra, i Greci, i fuochi e l'infinita guerra li vidi ad uno ad uno mentre aprivano la mano e mi mostravano la sorte come a dire "Noi scegliamo, non c'? un Dio che sia pi? forte" e l'ombra nera che pass?, ridendo ripeteva no... Ascolta, ero partito per cantare uomini grandi dietro grandi scudi, e ho visto uomini piccoli ammazzarre, piccoli, goffi, disperati e nudi... laggi? conobbi pure un vecchio aedo che si accec? per rimaner nel sogno, con l'occhio azzurro invece ho visto e vedo, con l'occhio blu mi volto e ti ricordo... Ma tu non mi parlavi e le mie idee come ramarri ritiravano la testa dentro il muro, quando ? tardi perch? ? freddo, perch? ? scuro: e mille solitudini e i buchi per nascondersi... E ho visto fra le lampade un amore: e lui che fece stendere sul letto l'amico con due spade dentro il cuore, e gli baci? piangendo il viso e il petto... e son tornato per vederti andare, e mentre parti e mi saluti in fretta, fra tutte le parole che puoi dire mi chiedi "Me la dai una sigaretta?" Io di Muratti, mi dispiace, non ne ho il marciapiede per Torino, s? lo so