"Il mio gatto parla mai,
lui non sa parlare
custodisce i giorni miei,
tutti i miei segreti,
tutti i miei intrugli...

Il mio gatto parla mai,
perche’ Dio esiste...
e sa che se parlasse lui
farei una brutta fine...
fine da traditore...
Il mio gatto parla mai
ma e’ istruito tanto,
legge i quotidiani miei
e il telegiornale
lo segue sempre...

E il mio gatto parla
mai ma capisce tutto,
e sa che quando arriva lei
butto sotto al letto
tutte le cose in giro...

Preferisce Bruna,
pelle di luna e seni in su’,
perche’ fuma
solo sulla veranda...
preferisce Armanda
e non ho capito mai perche’,
io penso: crede che sia Lea
che c'ha un negozio,
giu’, di pescheria...

E il mio gatto parla mai,
che se un giorno impara,
tocca che cambio casa...
E il mio gatto parla mai,
lui e’ parecchio inglese,
e non sporca niente, poi,
come fosse un uomo molto civile...

E il mio gatto, io direi,
che e’ una personcina,
fa le fusa e parla mai...
come fa l' Italia,
che e’ bella e costa poco...

Preferisce Lisa,
mezza vestita e mezza no,
che se si addormenta
sembra un gomitolo...
riconosce al fiuto Sandra,
e quando se ne va
lui sale in cima alle sue spalle,
come per dire: non andare...

E il mio gatto parla mai,
ma se un giorno impara
saranno giorni amari..."

(Grazie a Luigi per questo testo)