C'eran tre o quattro giganti, e un nanerottolo l?
un barbuto e anziano pastore, e un bel giovanotto del sud.
Guerra in amore o per fame, tutto ? concesso si sa,
uccidere, morire, rubare, per vivere tutto si fa.

Giorni lieti erano, cibo e flauti da far suonar,
biondi riccioli euforia, tanti castelli da realizzar
balocchi e profumi fan festa ma il tempo anche l? passer?.

C'eran tre o quattro giganti, e nessuno li spost?
vissero fino a cent'anni poi il buio con s? li port?.
Il vecchio e stempiato pastore, con il suo gregge rest?
e prese una rossa per sposa che tutto poi gli rub?.

Strani incontri per la via e fitte nebbie da superar
giorni inutili, apatia, nemmeno un cristo con cui parlar.
Riposa le stanche membra per il giorno che verr?.

Il giovanotto un bel giorno con la sua barca part?
e lo accompagnai fin gi? al porto ma non so come fin?.
Il nanerottolo solo tutta la vita pass?
e mor? di fame e di freddo, ma questa canzone lasci?...

(Grazie a eniednikix per questo testo)