Giorgio Gaber
Giorgio Gaber - La Vestizione songtekst
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Vi voglio confessare una cosa. Vera, tra l’altro. Una sciocchezza, pero’ insomma... Io da un po’ di tempo non so pi? come vestirmi. Oh, non ? un problema, per? ? un fastidio quotidiano. E poi mi pare di essere l’unico. Gli altri: "No" dice, "io alla mattina non ? che mi vesto... pesco a caso, qualsiasi cosa, purch? sia comoda". Ah...la gente dice che non ci bada. Gli uomini, poi, tutti. Pescano a caso. E gi?, perch? l’uomo non pu?, capisci? C’ha un suo rigore, eh! Anche allo specchio, non si guarda mai. Nooo! Un’occhiatina di nascosto, e via. Un po’ trasandato, spettinato... Spettinato bene, per?. E s?, perch? effettivamente bisogna dirlo: l’aspetto definisce. Se uno porta la giacca e la cravatta ? rassicurante. Ti viene subito in mente l’ufficio, la banca, l’IVA, le bolle d’accompagnamento... ? uno regolare. Se per? ai piedi porta sandali afro-cubani... attenzione: pu? essere gi? un look. Ma a parte questo, c’? della gente che ha trovato un modo di portare la giacca e la cravatta che non ? cos? tipicizzante. Come fanno? Io se mi metto la giacca e la cravatta mi sento subito in banca. E se mi metto i sandali? Sono un impiegato di banca coi sandali afro-cubani. Non c’? niente da fare, per me vestirmi ? diventato difficilissimo. Io vorrei vestirmi normale. Ecco, il normale non c’?. Magari una maglia, un paio di pantaloni, appunto, uno non ci bada... Eeeh! C’? modo e modo di non badarci. Perch? con una maglia targata Tacchini sei un Tacchini! ? una mania: targhette, righe, taschini bordati, cervi, ochette, serpentelli, armadilli, coccodrillini... normale non c’?. Magari per i pantaloni ? pi? facile. Beh s?, di pantaloni ce n’? una gamma infinita. Il jeans, tutto sommato, eh?... Per? ? un po’ troppo. Coi jeans... uno si vede che ha i jeans. A me piacerebbero di quel tipo l?, per? un po’ meno. E poi la linea, il taglio: larghi di culo, stretti di culo, alti di vita, bassi di vita, larghi di coscia, corti di gamba, stretti, tutto schiacciato, stretti, stretti, a zampa! Io ne vorrei un tipo... normali, che come cominciano... finiscono. Non li fanno. Troppo stravaganti. Adesso, devo dire, ne fanno un tipo che quasi ci siamo, mi convince perch?.. come dire.. parte giusto, no? continua bene, eh? poi di colpo... (si stringono rapidamente in fondo). A questo punto metto gli stivali... e siamo a cavallo! Ecco, forse se uno va a cavallo in via Manzoni lo notano. Ecco, per uno come me, che vuol essere normale, non ? possibile. Ma s?, perch? per me vestirsi vuol dire sentirsi giusti, ? un problema pi? intimo... ecco, quando uno vuole essere in sintonia con le cose che mette, con gli indumenti, non sa da che parte cominciare, sai... Uno alla mattina si alza, no?, in pigiama... Ecco, ad esempio, sono un tipo da pigiama io o no? Vabbe’... non importa... uno si alza, nudo. Alle donne piacciono quelli che dormono nudi. Chiss? se ? vero. Vabbe’, io mi alzo nudo... cerco le mutande: uno straccettino! Due o tre centimetri di stoffa che con l’elastico... (diventano piccolissime). Il problema comincia gi? dalle mutande, capisci? bisognerebbe farci uno studio. Quelle l? piccoline sono tremende. Coprono giusto giusto quello che devono coprire, poi vengono su sempre pi? strette, e finiscono ai lati con un filino... che ? vero, allunga la gamba, ma non si capisce perch? io debba avere gli stessi problemi di una ballerina. Non posso neanche mettermi i mutandoni... Quelli lunghi, quelli dei colonnelli....? ridicolo. Adesso non ne fanno pi? cos?. Adesso ne fanno a righine, a quadrettini, a fiorellini, neanche brutte devo dire... per? si notano, dai, si notano troppo. ? come se uno si fosse preoccupato prima... non si sa mai.. di essere elegante con gi? i pantaloni. Dai! Ma ? possibile che non si riesca a trovare un paio di slip che non venga in mente niente, eh?... che una donna non possa dire: "Ecco, quello l? ? cos?, ? come quelli che portano quelle mutande l?."? Bisognerebbe non spogliarsi mai. Certo che anche smettere di fare l’amore perch? non si ? trovata la mutanda giusta... non ? previsto neanche dalla Chiesa Cattolica! Maledizione! Non so come vestirmi, non so cosa mettermi. E pensare che c’? della gente che pu? fare di tutto, pu? mettersi le cose pi? assurde e va sempre bene. E per forza, loro non si vestono mica per vestirsi, no... Hanno inventato il look. Il look ?... il look ?.. ? praticamente come se fosse sempre carnevale: cavallerizzi, giocatori di rugby, vedove nere, cow-boy, finti ciechi, arancioni, David Bowie... Tu sei l?, magari devi firmare un contratto, una cosa anche seria...arriva il commercialista... ? vestito da pirata. ? normale, ha il suo look. Mamma mia, mamma mia cosa non fa la gente per farsi notare, eh? Per? io non credo che sia soltanto un fatto di esibizione. Credo anche che sia anche un bisogno intimo, legittimo... un bisogno di sentirsi almeno in qualche cosa unici. ? come se avessimo la sensazione di non avere pi? niente che ci distingua, la paura di essere tutti uguali, in tanti... ? il numero che ci spaventa, eh?. Ma forse... forse abbiamo creato ancora pi? confusione. La massa non ? un fatto numerico. Si pu? essere milioni e milioni, anche simili, e non essere massa, rimanere persone. Io credo che questo sia possibile. E si pu? essere invece una persona sola... che ? gi? massa. Non ? il numero. ? la testa.