Giorgio Gaber
Giorgio Gaber - E Pensare Che C'era Il Pensiero songtekst
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Il secolo che sta morendo ? un secolo piuttosto avaro nel senso della produzione di pensiero. Dovunque c'?, un grande sfoggio di opinioni, piene di svariate affermazioni che ci fanno bene e siam contenti un mare di parole un mare di parole ma parlan pi? che altro i deficienti. Il secolo che sta morendo diventa sempre pi? allarmante a causa della gran pigrizia della mente. E l'uomo che non ha pi? il gusto del mistero, che non ha passione per il vero, che non ha coscienza del suo stato un mare di parole un mare di parole ?, come un animale ben pasciuto. E pensare che c'era il pensiero che riempiva anche nostro malgrado le teste un po’ vuote. Ora inerti e assopiti aspettiamo un qualsiasi futuro con quel tenero e vago sapore di cose oramai perdute. Va' pensiero su l'ali dorate va' pensiero su l'ali dorate. Nel secolo che sta morendo si inventano demagogie e questa confusione ? il mondo delle idee. A questo punto si pu? anche immaginare che potrebbe dire o rinventare un Cartesio nuovo e un po' ribelle un mare di parole un mare di parole io penso dunque sono un imbecille. Il secolo che sta morendo che sembra a chi non guarda bene il secolo del gran trionfo dell'azione nel senso di una situazione molto urgente, dove non succede proprio niente, dove si rimanda ogni problema un mare di parole un mare di parole e anch'io sono pi? stupido di prima. E pensare che c'era il pensiero era un po' che sembrava malato, ma ormai sta morendo. In un tempo che tutto rovescia si parte da zero e si senton le noti dolenti di un coro che sta cantando. Vieni azione coi piedi di piombo vieni azione coi piedi di piombo.