Giorgio Conte
Giorgio Conte - I Campanelli songtekst
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I campanelli, quelli che mi ricordo… Uno, tutto vetro e zucchero, suono dolce, azzurro, fragile, sulla culla oppure no, in cima all'albero a Natale. Due, campanello a casa mia, ognuno lo suonava a modo suo, tutti quanti tranne lui, lui apriva con la chiave. I campanelli, quelli che mi ricordo… Tre, campanella della scuola, bello l'intervallo e poi la fine, sigaretta e lisoformio, un po' di pane e cioccolato. Quattro, tutti zitti è il Sanctus, quanta e invisibile la forza di quel suono che la testa ti faceva abbassare proprio così. I campanelli, quelli che mi ricordo… Cinque, a difendere il mio cane dalle vipere della montagna, e che odor di rododendri e di sterco di vitelli. Sei, finalmente arriva il treno, passa la paura di pensare che tu sopra non ci sia, perché tu ci sei, e mia. I campanelli, quelli che mi ricordo… I campanelli, quelli, se li ricordo…