Avvolte (Avvolte Kristedha)
Avvolte (Avvolte Kristedha) - 210 songtekst
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Odio che al vento di un pigro autunno vedesti a volte fra le parole cader gremite d’ombre più dense che al labbro portano il dito All’improvviso col viso al ciel giacevi su un mare grigio senz’onde e senza lidi Sulle ginocchia vorrei che ti levassi e poi sui palmi calcar la terra sentire a piedi nudi l’erba soffice per te vorrei tuoni più forti finchè le gambe tremino ancora All’improvviso col viso al ciel giacevi su un mare grigio senz’onde e senza lidi Sera di un due di ottobre che non ricorderei se non fosse per te sera di un due di ottobre che non ricorderei se non fosse per te Come uno stelo di un fiore al sol nascevi sorridi a un cielo senz’ombre e senza nubi come uno stelo di un fiore al sol nascevi sorridi a un cielo senz’ombre e senza nubi