Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli - L'Autobus songtekst
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(A.Borghi - P.A.Bertoli) Siam tutti qui sull'autobus seduti ed assonnati corron con poca voglia gli ultimi arrivati ognuno prende posto in fondo al suo cantone si chiude in un silenzio che è fatto di oppressione e gli operai sull'autobus son pronti per partire le donne i vecchi e i giovani son stanchi di aspettare. Svoltato il primo angolo il sole ci colpisce la luce cambia i visi e gli occhi ci ferisce e sembra che le bocche non vogliano parlare che stare in quel silenzio sia un fatto naturale lento cammina l'autobus il viaggio è cominciato ed il parlare è un fatto che sembra sia vietato. Ma certo non è vero, Maria non può tacere si arma di un sorriso che non sa trattenere e parla a poco a poco con chi le sta più accanto e poi alza la voce: ora il silenzio è infranto viaggia più allegro l'autobus quasi avesse capito il muro del silenzio è stato demolito. Siam tutti un po' sorpresi colpiti svergognati come se a quel silenzio fossimo rassegnati la maschera del viso si scioglie come cera la nostra faccia adesso diventa quella vera spedito imbocca l'autobus strade sempre più grandi e porta all'apertura del cuore dei viaggianti. Le idee prendono forma, ti escono dai denti e vanno a stuzzicare le orecchie dei presenti si parla del lavoro, del misero salario dei furti e degli abusi che compie il propietario e l'autobus si ferma, raccoglie facce nuove dal fondo della mente qualcosa ora si muove Ed è arrivata a tutti la voglia di parlare assieme alla certezza che adesso si può fare e l'allegria sorprende i pigri ad origliare che anche se non parlano restano ad ascoltare l'autista è come noi, parla con il vicino è nuovo in questo giorno l'autobus del mattino. Le donne i vecchi e i giovani non dico son giàuniti ma è come se lo fossero di più ogni minuto perchè in ogni sillaba che rovesciamo a imbuto c'è dentro sempre un unico identico nemico ognuno adesso parla di sè con il vicino è un unico pensiero l'autobus del mattino Il prezzo della carne, la misera pensione i figli sulla strada della televisione e dei disoccupati e della repressione gli affitti delle case, un'altra occupazione e l'autobus ribolle di giusta ribellione si parla dei soprusi compiuti dal padrone. E se ne va il silenzio, parliamo forte tutti la colpa è del governo, "massa di farabutti" ci esplode dal di dentro la voglia di cambiare insieme alla certezza che adesso si può fare l'autobus ora è vita, il sole è entusiasmante che bel mattino è questo: domani saràraggiante!