Dieci
Dieci - Capita! E’ La Vita! songtekst
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Neve bianca calca e pigia sopra il tetto La mia barba sulla lametta sotto il rubinetto Un anno ancora una mezzora chi ti ascolta e chi ti ignora Il tempo dorme in testa di una vecchia signora Il tempo lascia carta bianca ma spesso lo sai.. non scrive in prosa! Cosa? Ho una voglia matta di abbracciarti fa freddo da ste parti e non riesco ad abituarmi… Dammi i tuoi silenzi i tuoi dissensi Gli alberghi di solitudini che senti i momenti I frammenti chiusi nelle frasi che difendi Nelle sigarette che accendi Quando fuori piove e stringi i denti.. Quando credi che sia facile Ma non ti spieghi a cosa pensi… Mesi dietro a spese bidoni di pane e lacrime Sospesi sul filo di sogni troppo obesi per volare Troppo offesi per parlare troppo leggeri per restare E stare con le mani giunte su un altare Hanno mani rozze a lavorare loro sono zingari di mare Negli occhi solo onde che provano a lavarti via La poesia della brezza quando la sua essenza la sua carezza sembra un respiro In quei giorni in cui.. non puoi sentirti vivo… Capita! È la vita a volte ci si sente estranei Dei succedanei tremendamente momentanei… Capita! È la vita a volte ti succede Di sentirsi senza scarpe adatte al proprio piede! Di sentirsi parte di uno spago che tra poco cede… Stessa suola stessa finestra sui cui cola Acqua quando fuori piove nessuna nuova Qui si covano rancori scritte nei cessi della scuola Nomi e cognomi briciole di storia e prova A pensarci a immaginarti fra 30 anni Con quello sguardo buffo e i primi capelli bianchi Mi manchi questa notte su fatti forte non ci sono solo ombre o un telefono che c interrompe ogni ponte ogni fiume che corre senza soste per ogni pranzo paghi un conto all'oste le giostre in questo posto non tornano da tempo o non voglio più divertimento…? cosa sento dentro? Che pretendo dagli amici che non sento..? vorrei soffiare via come il vento…. un momento! Mi sa che sono io che mi spengo… Mani in tasca colpi di cassa La banda suona note come fili di una matassa Ogni ferita c'ha una garza e quando s'alza la benda Vedi come si diventa la commedia La noia siede su una sedia scrive la sua dedica Profetica su storie di provincia la vita ermetica i miei e la predica.. mia madre le sue gonne stropicciate gli acquisti al mercato respiri a rate.. cosa cazzo urlate? Vi bruciati vi bucate le braccia Volevate più forza Un'altra cosa un'altra faccia un'altra arca perché noè è scomparso Un altro viaggio perché siamo di settembre a maggio Non c'è coraggio o tentativo di viraggio Pezzi di ingranaggio siamo acqua e fango di un villaggio… Un possibile miraggio L'essenziale che non si vede a occhi aperti.. Infatti adesso dormo oppure li ho coperti… Capita è la vita a volte di fermarsi di qua Di vedersi come ci si immagina A volta capita come sedersi a un bar Grazie arrivederci e sali in macchina