Pesi Piuma

Pesi Piuma - Sulle Stesse Frequenze lyrics

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Mi rivedo ragazzino felpa Nike col cappuccio

In testa qualche cruccio

N tasca pennarelli più di quelli nel mio astuccio,

fissato con i marker, con l'Nba e coi cappellini starter.

Il mio giallo e viola con il simbolo dei Lakers,

passavo i pomeriggi in Hall of Fame o con i breakers;

giù al discount con il sound di James Brown

o lo stereo che pompava qualche tape underground.

Mille bozze sul quaderno, 

ricordo i viaggi in treno per comprare le Montana in quel negozio su a Paderno.

E la domenica si saltava la predica, normale

Anche a Natale a taggare in zona industriale,

e i discorsi giù al parchetto, proprio lì

a parlare dei Mobb Deep, del Queens, dei beats, dei kings, eh si

è così che lo si fa e lo si faceva

è la fotta per l'hip hop di cui sono preda.


La domenica alle 3 era appuntamento fisso all'indian

non me ne fotteva più un cazzo nè del calcio nè del milan

volevo solo beatz e rime

14 anni e mi isolavo dagli altri nei parchi solo io con le panchine

nessuna cumpa solitario in quella jungla

ero immaturo e lontano anni luce dal saperla lunga

avevo superstar con lacci grossi

ricordo sguardi storti coi tabbozzi ed ero vittima dei loro gossip

ricordo smazzi di montana

cypha in metropolitana

zanfate di marijuana il fine settimana

nei locali delle jam domenicali

mentre fuori amici si giocavan la fedina con pezzi illegali

musica soul l'hip hop bruciava dentro al petto

mi ascoltavo 2pac.. e mi sentivo accanto a lui nel ghetto

parole che trasportano in realtà diverse

chi mi ascolta si trova a Cesano nelle sue strade deserte

questo è il potere del rap

e in quell'inverno

mi faceva da soundtrack

la voce e il flusso di eric sermon.


Rit.


Ogni notte che si spegne 

Ogni giorno che si accende

C'è il beat che tiene caldo il sangue di chi non si arrende

Ricordi nella mente

Scolpiti li per sempre

Piedi saldi a terra e stiam sulle stesse frequenze. (x2)


Son qui davanti allo specchio mi sento un poco più vecchio

C'è lo stesso suono classico che pulsa nel mio orecchio;

a volte steso sul letto, penso, rifletto ed ammetto

che mi è entrata dentro ‘sta cultura partita da un ghetto.

E la vivo nel presente, nel futuro e nel passato

Rivedendo i giorni in cui abbiamo iniziato:

ci sentivamo forti con pensieri contorti

giubbottone in inverno, in estate con i bagghy corti

e li rivedo bene i nostri volti

vogliosi di lasciare un segno in questa vita per non esser morti.

Sempre con orgoglio, zero in mostra il portafoglio

Si portava dietro un foglio spoglio si scriveva e voglio

Ricordare che la gente non capiva la passione che ci univa

Writing e musica…la mia vita.

Questa va a quei giorni e a quelle situazioni

Che ci han dato delusioni, ma più soddisfazioni. 


Tra le palme L.A. e le strade di N.Y.

c'erano sempre gli stessi dischi in play nel mio hi-fi

notti davanti alla pellicola usurata di wild style

o scrivendo strofe sopra i beatz sporchi di un akai

freestyle 

il pomeriggio sopra il marciapiede

e mi esaltavo ascoltando le strofe di Esa in "Dalla sede" 

ma poco cambia si sta ancora negli stessi luoghi pochi volti nuovi e ci si esprime sempre negli stessi modi

la vita in fondo è sempre quella

anche se ogni traccia sull'asfalto 

la pioggia la cancella

quel che rimane poi sono solo emozioni gioie e delusioni e l'affetto costante dei miei genitori

Pesi Piuma, Straight from da city, Back in the days

queste sono memorie intoccabili come Scarface

ed era il 9-6 l'annata del primo demo

con la voglia di fare sapere al mondo che esistevo

ed ora che ho preso coscienza ho avuto la soddisfazione

di sentire gente in strada che canta una mia canzone.


Rit.
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