Fabri Fibra

Fabri Fibra - L'Uomo Nel Mirino lyrics

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Io non rimo inietto veleno in questo casino

lancio freccette sulla mia foto da bambino

E se ancora non mi ammazzo

è grazie al cazzo.

Il destino mio è fare l'uomo nel mirino

mi bagno di benzina tu passami l'accendino

sono il disco macchina che investe il motorino con sopra Albertino 

Faccio marcia in dietro e lo sopprimo

sono completamente impazzito

ho parlato col demonio in maschera e non mi ha capito

Quando ero piccolo mi hanno spinto in piscina

senza poi tornare a galla per quanta acqua ho inghiottito

ho il cervello bollito e un coglione indolenzito

ho un acido in circolo che ancora non ho smaltito

rinfaccio a mia madre il giorno in cui mi ha partorito

come auguro la morte ad ogni stronzo che mi ha tradito


Rit:

Io non rimo inietto veleno in questo casino

lancio freccette sulla mia foto da bambino

e se ancora non mi ammazzo

è grazie al cazzo

Il destino mio è fare l'uomo nel mirino

mi bagno di benzina tu passami l'accendino

E se ancora non mi ammazzo

è grazie al cazzo.


Ho un colpo in canna col rap mi son firmato la condanna

se mi sparano ritorno perché sono un ologramma

sono un figlio di merda con in fiamme il diaframma

quando mangio un trip in casa e vesto come mia mamma

ho la psyco-dramma

non vivo questo tempo

io non parlo come un gay come quel cazzo di Tormento

ho un crollo mentale sotto anestesia totale

ho un down che mi accompagna da qui fino al funerale

mi addormento sognando che mi sveglio in una bara 

mi masturbo con davanti i videoclip di Paola e Chiara

fumo venti grammi in venti minuti cara

dopo di che in bocca ho il deserto del Sahara

quindi è evidente che non scherzo in sala

da pranzo vengo verso di te con questa pala

e una madonna se la sento brutta aria

che da un momento all'altro io qui salto in aria


Rit.


Io non rimo e neanche mi sento un predicatore

non sentirti ‘sto cd fammi ‘sto cazzo di favore

che prima di ammazzarmi o di crepare per tumore

ho visto dove tieni il fumo e i soldi in un contenitore

che sta in camera tua tra il mobile e il ventilatore

entro quando non ci sei mi prendo anche il televisore

e strappo l'estintore che è di fianco all'ascensore

e ti sfondo con un colpo stereo e masterizzatore

trappo dal muro ‘sto crocifisso del Signore 

e lo appendo a testa in giù nella porta del tuo ingresso

e questa copertina con la faccia della Pina te la appiccico sulla tavoletta del cesso
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